IL DIVEZZAMENTO: BUONE PRATICHE NUTRIZIONALI - CORSO FAD - 15 CREDITI ECM

OGGETTO:

PRIMA LEZIONE: The first 1000 day – I primi 1000 giorni

 Il feto e il neonato sono vulnerabili a molti agenti esogeni.
L'esposizione chimica durante la vita prenatale e nell'immediato periodo postnatale fino ai tre anni circa può indurre cambiamenti epigenetici che si imprimono nel genoma, inducendo modifiche funzionali biochimiche in tessuti e organi specifici. Questi cambiamenti non solo renderanno il soggetto suscettibile a malattie croniche quali autoimmunità, tumori o malattie neurodegenerative in età successive, ma verranno trasmessi fino a 3 generazioni successive e ne aumenteranno la suscettibilità alle stesse.

La genesi della patologia è multifattoriale, dato il ruolo che le modificazioni ambientali esercitano sul microbiota intestinale:

·  Una dieta eccessiva, come quantità e calorie (specie di zuccheri raffinati e determinati grassi)

·  L'esposizione cronica involontaria nell'ambiente, attraverso il ruolo intermedio del microbiota e dei suoi metaboliti dalla madre al feto, a 
sostanze note come interferenti endocrini, quali:
pesticidi organoclorinati
Benzopirene
PCB ( bifenili policlorinati)
arsenico
altri metalli e polluti ambientali persistenti 
potrebbe risultare in un aumento altrimenti inspiegabile di varie patologie

E' universalmente noto che questa pericolosità è legata alla esposizione quotidiana a dosi infinitesimali piuttosto che non ad una esposizione massiva una-tantum, ed il rischio attribuibile ai fattori ambientali è molto più alto di quanto precedentemente proposto.

Il latte materno è l’alimento ideale per l’alimentazione del lattante: è fortemente consigliato iniziare l’introduzione di alimenti solidi continuando l’assunzione di latte materno, quando è possibile.

Il divezzamento è il periodo in cui il lattante introduce nella dieta alimenti diversi dal latte con concomitante graduale riduzione dell’allattamento (sia materno che con latte formulato) per arrivare alla progressiva acquisizione del modello dietetico caratteristico della famiglia di 
appartenenza.

L’epoca di introduzione di cibi solidi, secondo le indicazioni della letteratura internazionale, si attesta fra la 17a e la 26a settimana (4°- 6° mese compiuto) di vita. 

La scelta del momento in cui iniziare il divezzamento dovrà essere dettata non solo da esigenze nutrizionali, ma anche dalla “maturità neurologica” e dall’interesse che il bambino mostrerà nei confronti del cibo.
Per quanto riguarda l’introduzione di alimenti cosiddetti “allergizzanti” non ci sono evidenze che la ritardata introduzione di alimenti solidi oltre il 6°- 8° mese di vita, sia nei bambini a rischio di allergia (bambini con genitori o fratelli affetti da malattie allergiche) sia in quelli non a rischio, possa prevenire l’allergia.

Diverse ricerche di recente pubblicazione evidenziano come l’introduzione tardiva degli alimenti non riduca la frequenza delle malattie e della sensibilizzazione allergica ma possa, al contrario, aumentare il rischio di atopia.
Il divezzamento al nido, salvo diverse indicazioni specifiche da parte del pediatra di famiglia, inizia a 6 mesi e comunque solo dopo l’introduzione consolidata a casa degli alimenti solidi/semisolidi. 


SECONDA LEZIONE: Il divezzamento: buone pratiche in cucina
Il modulo di Cucina Nutrizionale ® offre la visione di lezioni pratiche sulla preparazione di pappe e merende. Preparare le pappe in casa e scegliere gli alimenti secondo criteri di genuinità e naturalità è il primo passo per garantire una vita sana.

Cucinare in casa i cibi per il divezzamento è protettivo perché abbassa in modo sostanziale il ricorso a cibi confezionati (che possono essere usati ad es. in viaggio) e modificati dal procedimento industriale.
Così si evitano (oltre a conservanti, coloranti, edulcoranti, ecc. cioè tutte le sostanze aggiunte a vario titolo negli alimenti) anche tutte le sostanze (interne alla struttura stessa dell’alimento) modificate dalle lavorazioni industriali troppo aggressive. Il risultato di queste pratiche infatti è una alterazione importante, sottovalutata, e pochissimo studiata della forma chimica sottile delle molecole dei Nutrienti: in tali molecole gli atomi possono trovarsi in posizioni diverse dalle posizioni originarie (stereoisomeria), o i legami tra gli atomi possono perdere le loro caratteristiche ad es. di flessibilità (idrogenazione) e tutto questo altera la funzione fisiologica della molecola “originaria”.

È protettivo anche fare la spesa a km 0 e/o preferire i prodotti bio (per le materie prime)

Gli ingredienti scelti dalla docente Teresa Saulle rispettano tutti questi requisiti

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